Domina Whitewhip

Fire'n'Play teachering, Quinto Canto (FI) 2017





Sono Romagnola, fra una piadina ed un sorso di Sangiovese ho vissuto la riviera come “quelli della notte”. 
Ho collaborato per oltre vent'anni come Responsabile Relazioni Esterne in associazioni di categoria, ora mi occupo di intermediazione con l’estero.


Il mio approccio con il Femdom è stata una piacevole sorpresa che con il tempo è diventata una consapevolezza.

Dieci anni fa entrai in questo Mondo. Dopo un periodo di pratica BDSM ebbi la fortuna di essere presentata ad una Domina esperta. Fu da Lei che sentii parlare di Femdom per la prima volta, così iniziai a frequentare i primi incontri “dedicati”.

Ricordo ancora il primo evento Femdom al quale partecipai: avevo timore di sentirmi inadeguata, la classica paura di chi non sa esattamente cosa aspettarsi e di risultare non gradita. Fu tutto risolto in meno di due minuti. Le Signore che conobbi erano differenti da quelle che normalmente incontravo nelle occasioni mondane di tipo tradizionale: accoglienti, spiritose, effervescenti, argute. Mi sentii a mio agio, avevo la sensazione di essere fra amiche. 
Oggi, passato un certo tempo, posso affermare che questo sentimento iniziale si è consolidato, sono fiera d’esser Loro amica.

Il mio modo di sentire il Femdom è scaturito da una consapevolezza “sociale” che si è ulteriormente rafforzata ed affinata da quando sono entrata nel suo contesto ed ho iniziato a frequentarlo ed a viverlo esprimendo al meglio me stessa. 
Ho sempre ritenuto che chi “da la vita” meriti VITA e che questa, per quanto possibile, vada vissuta in libertà, senza condizionamenti di sorta, tranne quelli che ciascuna sceglie consapevolmente per sé stessa.  
Questo per me è il Dominio Femminile, un dominio che non urla e non sovrasta ma che concorre all’affermarsi del sé. 
In questo senso per me il Femdom è espressione della libertà femminile, da esteriorizzarsi sempre: senza clausure, censure, paure. 
Ogni giorno mi impegno ad aggiungere nella mia vita un po’ di questa visione “sociale” del Femdom. 

F.I.E. - Piacenza, 2015
Lo stesso vale per tutto quello che attiene la sfera erotico-sessuale della Donna. Abbandonato il vecchio, conosciuto e tradizionale, leitmotiv dell’essere accomodante nei confronti del partner, lasciato cadere quello che è stato tramandato ed insegnato, posso ora con orgoglio affermare che non v’è maggior gioia per me del vivere l’adorazione del maschio, quella che il sottomesso mostra nei confronti della propria Padrona. 


E’ in questo senso che vivo il “mio” Femdom e quello che mi auspico è che il Femdom Italiano continui a crescere in armonia con le altre realtà presenti sulla scena, accogliendo un numero sempre maggiore di nuove, consapevoli, amiche; che si espanda travalicando le Alpi stringendo partnership con nuclei di altre nazioni. In futuro sarebbe bello pensare che, anche grazie al Femdom, possano essere abbattute le grandi differenze di genere che ancora contraddistinguono il mondo che ci circonda. Di fatto solo Noi possiamo insegnare la tolleranza ai nostri "figli", siamo Noi che li educhiamo e da Noi apprendono. 

Se avremo la capacità di dar tempo ai nostri principi di crescere e mettere radici, se spenderemo un po’ delle nostre energie ogni giorno in ciò che crediamo, allora in quel tempo futuro - ma non troppo - riusciremo in tale intento. 

                                                                         Whitewhip


_____________



Whitewhip is Luce De Rossi on FB and Whitewhip on FL